Avrete sicuramente sentito parlare di compressione sidechain, o magari di ducking, che è un concetto correlato. Se non sapete con precisione che cosa si intende e come può aiutarvi a migliorare i vostri mix questo è il post per voi!

Che cosa si intende con compressione sidechain

In due miei precedenti post ho parlato di compressione e compressione parallela. Sono tutte e due forme di controllo della dinamica del segnale pilotate dalla traccia, o dall’insieme di tracce, alla quale vengono applicate.

Mi spiego: voglio comprimere la batteria? Ci butto un compressore sopra. Voglio dare più ciccia alla batteria? Creo un bus al quale mando il segnale della batteria, ci butto un compressore sopra e ne regolo il volume nel mix per fargli supportare e integrare il suono originale.

Nel caso della compressione sidechain, il segnale da comprimere reagisce a una traccia esterna (sidechain esterna) o un certo range di frequenze del segnale stesso (sidechain interna).

Un paio di esempi mi aiuteranno a chiarirvi le idee 🙂

Casi tipici di sidechain esterna

Rapporti tra cassa, basso, synth nell’elettronica

Molta musica elettronica ha bisogno di una cassa bella presente, che non deve essere soffocata da alcun segnale. Purtroppo alcuni strumenti come bassi e synth tendono invece a lavorare sul suo stesso range di frequenze.

Potreste forse pensare a una semplice equalizzazione del segnale (magari seguendo le idee che vi avevo dato nel mio post sulla equalizzazione speculare).

Tuttavia un equalizzatore normale ha un effetto permanente: questo significa che andrete a levare le basse ai synth o al basso tramite un equalizzatore per tutta la durata del brano.

Potete invece ottenere un risultato più interessante, anche musicalmente, se usate sugli strumenti “fastidiosi” un compressore e lo fate intervenire per abbassarne il volume ogni volta che la cassa colpisce: avrete creato così un bell’effetto di movimento a tempo con la cassa stessa, mitigando le frequenze ingombranti solo quando questa suona.

Strumenti principali: gli intrecci tra chitarre e voci

Nel rock è usanza avere assoli strappalacrime sulla parte finale delle canzoni, che spesso vanno a sovrapporsi a interventi altrettanto strappalacrime della voce solista.

Un bel problema, visto che chitarre e voci occupano in parte lo stesso range di frequenze! Ecco che anche qui torna utile la presenza di un compressore in modalità sidechain esterna: applicatelo alla chitarra e impostatelo in modo che la abbassi un minimo ogni volta che il cantato entra in scena. Pochi dB fanno la differenza: in questo caso non state cercando l’effetto pumping tipico della musica elettronica!

Beat e voce

Se lavorate con dei beat che non avete creato voi, e che quindi non avete mixato lasciandoci già lo spazio necessario per la voce, un compressore che agisce sul beat usando la voce come controllo può salvarvi la giornata, rendendo il vostro cantato più intelligibile. Meglio ancora (forse) una compressione multibanda ma questo è un argomento per un altro post 😉

Sidechain ed effetti time-based

Un uso interessantissimo della sidechain esterna è quello unito a riverberi o delay.

Questi due effetti tendono a mascherare le tracce alle quali sono applicati, aggungendo spesso troppo “pastone” che ne rende poco chiaro il suono.

Tenete anche presente che sentire un riverbero o un delay costantemente presente può diventare noioso molto in fretta…

Se avete impostato il vostro effetto in parallelo provate a inserire dopo di esso un compressore con una sidechain esterna controllata dal livello della traccia alla quale state applicando l’effetto stesso. Così il riverbero o il delay si abbasserano mentre la traccia è attiva e saranno più udibili quando la traccia si ferma.

Un esempio per chiarire: avete un delay lungo in send sulla voce principale. Per non far sentire tutte le ripetizioni del delay mentre la voce canta, mettete un compressore dopo il delay (sul suo aux) e settatelo in modo che il livello del delay si abbassi durante il cantato e torni su appena la voce si interrompe. Fa miracoli, garantito!

E la sidechain interna?

Giusto! Stavo per scordarmene (in realtà volevo vedere se eravate attenti).

Quando mettere un compressore su una traccia, per controllarne la dinamica come normalmente fate, può capitare che ci siano frequenze che attivano il compressore in maniera eccessiva, causando una compressione eccessiva di tutta la traccia.

In questo caso, se il vostro compressore lo permette, potete attivarne la sidechain interna: questo vi darà la possibilità di scegliere il range di frequenze che attiveranno la compressione.

Ad esempio sarete in grado, tramite il circuito di sidechain interna, di far agire il compressore della cassa solo sulla punta della cassa stessa, senza che le frequenze basse causino un abbassamento eccessivo di volume: con un filtro passa-basse farete sì che il compressore reagisca solo da una certa frequenza in su.

Il compressore abbasserà comunque tutta la traccia (perché non è un multibanda), ma meno frequentemente e meno intensamente, lasciando respirare le frequenze che avrete scelto di mantenere fuori dalla sua soglia di reazione.

Come impostare la sidechain in Logic e Pro Tools

I compressori stock di Logic Pro offrono molti controlli per la sidechain interna ed esterna. In alto a destra nell’interfaccia del plugin avete un menu a tendina intitolato “Sidechain”: qui potete selezionare l’aux o la traccia esterna alla quale il compressore reagirà.

menu di selezione sidechain esterna del compressore stock di logic
In alto a destra c’è il menu di selezione della sidechain esterna (compressore stock di Logic Pro)

Sul lato destro della parte principale dell’interfaccia trovate un doppio tab “Sidechain/Output”: cliccando su Sidechain avrete davanti a voi controlli che agiscono sia per la sidechain esterna (se la avete attivata dal menu descritto sopra) che per quella interna. In particolare potete selezionare, tramite vari tipi di filtri, le specifiche frequenze che attiveranno la risposta del compressore.

Potete sentire, premendo Listen, il segnale che il compressore ascolta; ricordatevi di selezionare On per attivare il filtro una volta trovata la frequenza che stavate cercando.

Sezione sidechain del compressore stock di Logic Pro
Sezione sidechain del compressore stock di Logic Pro

Anche il compressore stock di Pro Tools offre controlli diretti per attivare la sidechain esterna (selezionando un bus dal menu in alto a sinistra con il simbolo di una chiave) o quella interna, che offre un filtro passa-basse e un filtro passa-alte, che possono essere usati anche come filtri notch (immagine da https://producelikeapro.com/blog/7-stock-pro-tools-plugins/).

Il compressore stock di Pro Tools
Il compressore stock di Pro Tools

In questo post vi ho dato qualche informazione generale sulla compressione sidechain e ne avete visto qualche caso d’uso tipico. Ora sta a voi provare a usarla nei vostri mix!

Categorie: Tecniche