In un post precedente ho parlato di come ho scritto e registrato un mio brano. In quella session ho utilizzato il Drummer di Logic Pro X e l’Amp Designer fornito con la stessa DAW.

Negli ultimi giorni, dopo aver acquistato Amplitube 4 di IK Multimedia e scaricato la versione demo di EZdrummer 2 di Toontrack, ho deciso di riaprire la sessione e sostituire i plugin originali con gli ultimi arrivati.

Ripulire la sessione

Avevo deciso di ricominciare il mix da capo, per non incastrarmi su una visione che era stata guidata da suoni differenti: il Drummer di Logic ha meno “pacca” di EZdrummer e l’Amp Designer ha suoni in linea di massima più aspri e meno bassosi, almeno alle mie orecchie.

ripristinare channel strip in logic pro x

Ho scelto quindi di disabilitare tutti i plugin e i settaggi che avevo scelto: il modo più rapido di farlo, in Logic, è resettare le tracce. Per farlo, basta selezionare la traccia che si vuole reimpostare, cliccare su “Setting” (il punto dove si possono anche caricare preset per la traccia, come ho mostrato nel post su Amp Designer) e selezionare “Reset Channel Strip”.

Metti un giorno i chitarroni: Amplitube 4

Una volta fatto questo per tutte le tracce, ad eccezione della traccia MIDI del piano elettrico, sulla quale ho lasciato attivo il midi instrument relativo, ho attivato una istanza di Amplitube 4 per ogni traccia di chitarra che avevo inciso e per il basso.

Per le chitarre ho scelto di utilizzare due Brit 8000 (corrispondenti al Marshall JCM 800) per le parti ritmiche con più crunch, il British Blue Tube 30TB per la ritmica più pulita (riproduzione del Vox AC30 Blue Panel) e addirittura un Mesa Boogie Dual Rectifier e un Triple Rectifier per le parti un po’ più spinte (perché sono pur sempre un metallaro \m/ ).

Non sono un chitarrista e devo dire che trovare timbri che abbiano un senso non è immediato, per me: considerando che Amplitube offre immense possibilità di personalizzazione del suono, dalla scelta della testata a una grande selezione di pedali, di effetti outboard e addirittura di speaker per il cabinet ho decisamente corso il rischio di perdermi tra le opzioni! Ci sono però molti preset che includono tutti gli elementi citati e le loro impostazioni, analogamente a quanto avviene nell’Amp Designer, per venire incontro alle esigenze dei novizi della chitarra come me.

Per quanto riguarda il basso ho scelto l’SVX-15R, che è una riproduzione dell’Ampeg B15-R Portable Flip Top.

svx-15r in amplitube, emulazione di ampeg b15-r
SVX-15R, riproduzione del noto Ampeg B15-R, il “Flip-top”

La batteria: la traccia originale in Drummer

Avevo scritto la batteria della prima versione del brano senza scrivere veramente la batteria: infatti in Logic esistono due possibilità per chi vuole aggiungere una simulazione di una batteria acustica.

La prima è quella di scrivere la traccia MIDI della batteria utilizzando il plugin Drum Kit Designer, che dà accesso ai vari kit campionati presenti nella DAW, con la possibilità di scambiare parti di un kit con quelle di un altro e di personalizzare il suono di ogni elemento in termini di volume, pitch, bleed nei microfoni virtuali della stanza e molto altro.

Questo è il modo più classico e più personalizzabile in termini di scelta delle dinamiche e dei passaggi che si vogliono far eseguire al nostro batterista (che è l’unico batterista che sta zitto in sala prove tra un pezzo e l’altro mentre pensi a fare i suoni alle voci e agli altri strumenti).

Tuttavia, per chi non abbia tempo né magari la conoscenza degli elementi della batteria necessaria a scrivere le parti, è possibile utilizzare il plugin Drummer, che permette di generare automaticamente una traccia di batteria impostando tramite un apposito pad x/y il livello di intensità e complessità desiderato per ogni singola sezione del brano (basta creare una clip differente per introduzione, strofa, ritornello ecc. quando si vuole modificare qualche parametro o l’intero stile).

Drummer permette anche di selezionare quali parti della batteria debbano essere più presenti e offre una selezione di batteristi virtuali ognuno con il proprio stile e con preset personalizzati; inoltre attiva comunque il Drum Kit Designer, permettendo quindi di personalizzare ulteriormente il suono della batteria.

L’interfaccia di Drummer: in basso al centro c’è il pad che gestisce intensità e complessità della performance del batterista virtuale

È onestamente un plugin molto avanzato, che mi è stato utile più volte. La traccia di batteria del brano l’ho proprio scritta con questa seconda modalità basata su intelligenza artificiale, e non era affatto male: personalmente non sarei stato in grado di creare rullate o fill naturali come quelli generati da Drummer scrivendo da solo la traccia MIDI.

La differenza fondamentale tra le due modalità descritte è che Drummer non crea (esplicitamente) una traccia MIDI, ma una traccia custom sulla quale si può agire solo tramite Drummer stesso.

Il passaggio a EZdrummer

Se il passaggio alle chitarre di Amplitube è stato relativamente semplice (in fondo si trattava solo di attivare un plugin!), trasferire le parti di batteria dal Drummer di Logic a EZdrummer non è stato così immediato.

Anzitutto, EZdrummer ha bisogno della traccia MIDI per lavorare; la traccia Drummer è compatibile solo con il relativo plugin. La soluzione è copiare il contenuto della traccia Drummer sulla traccia vuota nella quale viene istanziato EZdrummer (una traccia Instrument che accetta contenuto MIDI). Logic convertirà automaticamente in note MIDI il contenuto creato in precedenza da Drummer, mantenendo intatti tutti i passaggi e le articolazioni generate dal plugin.

Più o meno.

Un problema nel quale sospettavo che sarei incorso è quello del mapping, ossia delle note MIDI corrispondenti ai vari elementi del kit di batteria. Nel caso che due plugin di batteria virtuale non utilizzino esattamente lo stesso mapping, è necessario editare le note della traccia MIDI per far corrispondere gli elementi suonati.

Per fortuna gli elementi di base (piatti, cassa, rullante e tom) corrispondono, ma ho dovuto risistemare le note corrispondenti alle varie percussioni – shaker, hand claps, tamburellame vario ed eventuale.

Facendo questo ho notato che non è possibile scrivere le note MIDI per queste percussioni, in quanto non c’è modo di far corrispondere le velocity delle note stesse con il tipo di performance desiderata (una veloce googlata mi ha confermato che non si possono di fatto eseguire da tastiera le parti relative a queste percussioni). In questo caso la soluzione è stata quella di utilizzare la libreria di groove di EZdrummer a mio vantaggio, scegliendo quei pattern percussivi che più mi tornavano comodi per le varie parti.

L’interfaccia principale di EZdrummer

Anche in EZdrummer si ha la possibilità di modificare singoli elementi del kit; ho sostituito il rullante e ne ho abbassato il pitch tramite l’apposito menu contestuale per renderlo più profondo.

Nel plugin c’è un mixer virtuale che permette di bilanciare i suoni dei vari elementi prima di passare alla DAW una traccia stereo; volendo si può usare il plugin in modalità multi-output e assegnare una traccia separata a ogni parte del kit in maniera tale da poter processare separatamente ognuna di esse con effetti di dinamica o time-based quali riverberi e delay.

Al di là dei groove delle percussioni non ho avuto bisogno di esplorare ulteriormente la libreria di pattern inclusa in EZdrummer (l’ho fatto invece per alcuni demo di SLÖTH sui quali sto lavorando), che mi pare vastissima e che può essere espansa acquistando nuovi kit o anche solo nuove librerie di groove.

Pur non esistendo in EZdrummer una modalità automatica come in Drummer, è possibile, e facile, costruire una base di batteria per il proprio brano componendo più pattern insieme. Questa base può poi essere esportata sulla traccia MIDI per essere ulteriormente personalizzata.

Per questo remix invece ho scelto di sfruttare il meglio dei due mondi: ho fatto scrivere ed eseguire la batteria a Drummer e l’ho poi personalizzata e perfezionata in EZdrummer!

Il prima e il dopo

Concluso questo trasferimento da un plugin a un altro, e terminata la consueta fase di mixaggio e mastering, mi sono ritrovato con un pezzo nettamente diverso dal punto di vista sonoro, sicuramente più ignorante e più pompato. Non saprei dire se sia migliore o peggiore della versione originale, ognuna delle due mi soddisfa appieno e non sono la persona più indicata per giudicarlo!

Ecco le due versioni, l’originale e il remix; fatemi sapere quale preferite e se volete anche il perché 🙂

Il mix originale con Amp Designer e Drummer di Logic Pro X
Il nuovo mix con Amplitube e EZdrummer